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Canto Generale

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I
Luna piena
è una strana domanda fatta agli alberi
che cantano al vento sulla sommità delle colline
una strana domanda fatta agli alberi
migliaia di domande ardono sottoterra
preparano l’eruzione già fremono già si scuotono
migliaia di domande ardono
già trovano i crateri stanno per venire allo scoperto
con fuochi di genti perdute che a noi si segnalano
con fuochi di genti perdute
infine sgorgano le mani lanciano domande
si ricordano i nomi dei perseguitati gli smembrati insepolti
si ricordano i nomi
nessuna arma nessuna ingiuria nulla
Nulla
Vengono nuvole di un tempo amaro. Vengono.
Un tempo amaro.
Viene

II
Luna piena
Luna piena è un viso di donna
con un fazzoletto rosso sui capelli
I suoi occhi sono finestre verso l’altro mondo
la bocca è una ferita antichissima
La guarda
una bambina, da ore, attraverso un pertugio
e gli occhi sono cosi stanchi che non vedono
e gli occhi sono così stanchi
ma la bambina non trattiene il sogno
lo lascia andare così per innocente libertà
non trattiene il sogno
e nella notte chiusa in un ventre materno si domanda
se il vento non venga da un luogo di dolore
se il vento non venga da un luogo di dolore
con quel suo lamento che s’infila sotto le porte
e s’intrufola acutissimo tra i vetri delle finestre.
lamento che s’infila sotto le porte
Il vento gentilmente comprende
Lascia che gelo e nuvole formino il regale inverno
Il vento gentilmente comprende
Persino gli umani staranno alle regole
in questo tempo duro e salato eppur
così veloce da sembrare breve
questo tempo duro e salato
non sa che il vento reca in sé il fiato della folla dei morti
e che il cielo è una densità di cenere e miele
il fiato della folla dei morti

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